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venerdì 12 maggio 2017

La luce sugli oceani di M. L. Stedman


Tom Scherbourne, un ex soldato super decorato della Prima guerra mondiale, trova lavoro come guardiano di un faro in una piccola isoletta dell’Australia sud-occidentale, Janus Rock. Nell’isola la vita trascorre lentamente in totale isolamento, le giornate si riempiono con il lavoro, con la manutenzione del faro e la tenuta del registro da compilare in modo meticoloso annotando ogni giorno ogni fatto anche se irrilevante. La piattezza delle giornate cambia forma quando Tom convola a nozze con una giovane donna australiana, Isabel Graysmark.
La giovane moglie si abitua immediatamente ai silenzi e alla monotonia dell’isola, e per dare un colore in più alle giornate studia l’isola palmo a palmo, assegna dei nomi ad ogni via e ad ogni scoglio, e perfezionando con annotazioni e schizzi una carta topografica incompleta del piccolo territorio, chiamerà piccoli luoghi nascosti o poco conosciuti con nomi bizzarri: Angolo tempestoso, Roccia traditrice, Spiaggia del naufragio, Balia tranquilla, Punto panoramico di Tom, Scoglio di Izzy, e così via.

  
 
 
La contentezza e la soddisfazione di vivere in solitudine nella piccola isoletta sbiadisce quando Isabel non riesce a portare a termine la gravidanza. E un giorno, inaspettatamente, subito dopo aver perso il bimbo per l’ennesima volta, si sentono dei rumori indistinti proveniente dalla scogliera. I coniugi trovano in una piccola imbarcazione un uomo morto e una bambina che piange di pochi giorni o al massimo di tre mesi. Istantaneamente Isabel pensa di tenerla per sé spacciandola per sua figlia, nessuno si può accorgere dell’accaduto perché a causa delle distanze tra l’isola e il continente australiano nessuno è stato avvertito delle condizioni di salute della donna; nessun testimone, nessun medico o familiare era presente quando ha avuto l'aborto spontaneo. Nascondere ai suoi stretti familiari, a tutti i suoi parenti e agli amici la realtà, ingannare tutti, presentare la piccola come sua figlia, sostituendo un aborto spontaneo con un parto prematuro, è la cosa giusta, almeno agli occhi di Isabel. Nella sua sconsiderata  e illegale decisione  riesce a convincere il marito, il quale a fatica e con mille perplessità l’appoggia lasciando il registro di lavoro in sospeso senza annotare ciò che hanno trovato: un uomo morto e una bambina di pochissimi mesi viva. Nascondendo il ritrovamento della barca e tacendo sull’accaduto, Tom e Isabel presentano la bambina  come la loro piccola Lucy. Passano gli anni, la piccola cresce serenamente, ma le bugie hanno le gambe corte.
Un giorno, la madre biologica di Lucy, trova nella cassetta per le lettere una busta con un messaggio: “Non si preoccupi per la bambina. È al sicuro, amata e accudita, e lo sarà sempre. Suo marito riposa in pace nelle mani di Dio. Spero che questo le dia conforto. Preghi per me”. Il tempo delle menzogne sta per scadere, e con il messaggio e le insistenze della “ vera madre” scattano le indagini della polizia, e piano piano tutti capiranno e scopriranno il loro inganno davanti alla legge, ai propri familiari, agli amici e colleghi e in special modo, ai reali parenti della piccola. L’unica persona che non riesce a capire ciò che sta accadendo è la piccola Lucy, la quale di colpo, da un giorno all'altro, la chiameranno con un altro nome, cambierà famiglia, casa e identità.
 
 
All’inizio ho impiegato un po’ per immergermi totalmente nella lettura, ci sono state varie interruzioni solo dopo poche righe e con ripensamenti e riprese ulteriori ho pensato di non poterlo terminare, fino a quando le scelte di vita e i destini dei due personaggi mutano clamorosamente con l’inganno, accelerando così la mia lettura e facendo sì che io potessi recuperare e finirlo in un baleno.
La luce sugli oceani di M. L. Stedman è un romanzo dalle mille domande e dalle risposte imbarazzanti in quanto non è semplice schierarsi.  Ogni domanda e ogni risposta sono a loro volta colmi di ulteriori riflessioni. Ogni quesito racchiude argomenti delicati dalla quale non è semplice dare un’opinione definitiva in quanto può variare caso per caso e a secondo delle persone a cui le rivolgiamo. Il bene e il male, la legittimità e la giustizia personale si scontrano e si incrociano con la tutela dei minori, i quali spesso stanno tra il bene e il male e tra ciò che è giusto o sbagliato in base ai ragionamenti degli adulti.
Il romanzo poggia sull’amore e sulla colpa di genitori “adottivi” che si scontrano con gli interessi ugualmente legittimi dei genitori biologici. Il quesito base del romanzo non ci abbandona anche quando abbiamo finito la lettura e posato il libro sullo scafale: chi sono i legittimi genitori?  Chi si prende cura dei piccoli i genitori biologici e chi l’ha partorita o chi l’ha salvata e accudita? E la piccola? Chi la proteggerà? Come tutelare gli interessi e il benessere dei minori contesi in campo civile, amministrativo o penale? Quali sono gli strumenti legislativi per non ledere il minore o limitare la potestà genitoriale? Le tante domande e le relative risposte possono essere lette nei manuali e/o nei codici giuridici, oppure sta alla sensibilità e alla responsabilità di ciascun attore condurre un’esistenza che non nuoccia il minore.
 
 
Alcune frasi:
 
“La notte scorsa mi è venuto in mente che non possono sapere che non è figlia nostra. Pensano ancora tutti che io stia aspettando un bambino. L’unica sorpresa sarà che sia nata prematura”
Tom la fissava a bocca aperta “Ma Izzy, sei fuori di te? Ti rendi conto di cosa stai suggerendo? (…) Per amor del cielo, Isabel! Quando racconterò dell’uomo sulla barca, alla fine verrà fuori chi era. E scopriranno che c’era anche la bambina. Magari non subito, ma alla lunga”  … pag. 110-111
 
Tom aprì il libro e vide la lunga dedica sulla prima pagina. Continuò a sorridere, ma qualcosa in quelle parole  “Per sempre e sempre e sempre e sempre” fu come una pugnalata. “Per sempre” era un concetto impossibile, soprattutto per quella bambina, in quel luogo pag. 179
 
“Basta perdonare una volta sola. Per provare rancore, invece, serve tutto il giorno, tutti i giorni. È necessario ricordare tutte le cose cattive (…) Odiare diventerebbe un vero lavoro: molto teutonico (…) No, abbiamo sempre una scelta. Ognuno di noi ce l’ha” … pag. 340
 
 
Scheda del libro:
 
Titolo: La luce sugli oceani
Autrice: M.L. Stedman
Titolo originale: The light between oceans
Traduttrice: Alba Mantovani
Editore: Garzanti
Genere: romanzo
Prezzo di copertina: euro 9.90
Anno edizione: 2013
Pagine: 367
 
 


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